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Storia

Offida dal 900 al 1100

Offida dal 900 al 1100

"Ebbene — così l’Arduini — solo nel "Chronicon farfense" (documento informativo) trovai nominata per la prima volta Offida nel 920, quando precisamente non era molto che i monaci benedettini, fuggiti da Farfa (località presso Fara Sabina-Rieti) nell’898 a causa delle invasioni dei Saraceni, si erano ritirati sul Monte Matenano (nel Fermano). In quel libro, continua l’Arduini, Offida viene indicata pel podere di S. Salvatore posto nel suo territorio e di proprietà di Farfa."

Nel 1039 Longino d’Azone, un signore di Offida di origine franca o tedesca (secondo O. Arduini e A. Marchionni), donò all’Abbazia di Farfa la maggior parte dei suoi possedimenti.

Tale donazione aveva una estensione di 40.000 moggi di terra (antica unità di misura) e, secondo il “Regesto di Farfa” (documento comprovante le donazioni), comprendeva possedimenti che si estendevano dal Tronto all’ Aso, dal Monte Polesio (Ascensione) all'Adriatico.

Lo storico Arduini così si esprime:



Disegno dell'Arch. G. Lunerti raffigurante la città cinta da mura, il palazzo comunale e la costituzione di un'area caratterizzata

"La venuta di essi (monaci farfensi) e la loro dimora stabilitavi segna al certo in Offida l’epoca della sua vera prosperità nelle cose economiche e nell’agricoltura non soltanto, come nell’ordine civile un vivere più comodo e sicuro; mentre vi si gettò il germe di un migliore avvenire per questo castello."

Gli imperatori Enrico III (1017-1056), neI 1049, ed Enrico IV (1050-1106), neI 1084, come il papa Leone IX (1002-1054), neI 1051, confermarono con appositi diplomi e bolle i possedimenti dei Farfensi.

Dopo la morte dell’abate Abbone (1099), il monaco Berardo (o Beraldo), figlio del conte Ascanio che reggeva la Prepositura (un centro farfense) di Offida, apportò notevoli modifiche e miglioramenti nel territorio di Offida ed ottenne, nel 1118, dall’imperatore Enrico V (1081-1125) il riconoscimento delle proprietà del monastero.