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Storia

Offida tra le due guerre

Offida tra le due guerre



Albo d'oro in onore dei caduti della Grande Guerra

Lo scoppio della grande guerra (1914-1918), purtroppo, costituisce per l’italia e quindi anche per la cittadina di 0ffida un periodo di rallentamento nei processi di modernizzazione.

Il contributo della cittadina offidana al processo di unificazione e liberazione dell’Italia è evidente, ed è testimoniato dall’operato di Giuseppe Ciabattoni (1888-1916), decorato con medaglia d’argento il 16 Giugno 1921 con la seguente motivazione: "caduto per la Patria sulle Alpi Trentine il 16 Giugno 1916".

Nella Sala Consiliare del Comune una lapide ricorda uno degli eventi ditale conflitto; viene riportato un bollettino di guerra del Comando Supremo italiano, datato 4 Novembre 1918.

I governi post-bellici, quello del Nitti (1868-1953), nel 1919, e del Giolitti (1841-1928), nel 1920, non riuscirono a sanare la complessità delle situazioni economiche, politiche e sociali presenti nel paese.

Per quanto riguarda Offida si ha nel 1918 l’istituzione della Casa Bacologica e nel 1926 l’entrata in funzione, unica nella zona, una tramvia elettrica che univa il centro cittadino con la stazione ferroviaria di Castel di Lama (tale ferrovia fu poi soppressa neI 1952, con l’istituzione di un servizio automobilistico STAO).



Stazione tramviaria, 1926-1952

Nel 1931 veniva istituita la Scuola di Avviamento e nel 1940 la Scuola Media Parificata, diventata statale neI 1959.

Con l’Ottobre deI 1922, come noto, si determina i’avvento del fascismo.

Con esso il Parlamento viene svuotato di ogni potere e vengono limitate anche le autonomie dei comuni e delle province.

A capo del comune, al posto del sindaco scelto dai consiglieri eletti dai cittadini, c’è il podestà, che viene nominato dall’alto.

È il podestà e non più il Consiglio Comunale a decidere sul funzionamento della vita cittadina: fisco, edilizia, ecc...

Nel 1940 l’Italia è coinvolta nel secondo conflitto mondiale. Anche in questa occasione la cittadinanza offidana evidenzia il proprio contributo.

Ne è testimonianza la medaglia d’oro alla memoria assegnata al tenente medico Loris Annibaldi (1912-1940) nel 1953, morto sul fronte greco nel Novembre del 1940.

Ma la popolazione offidana si distinse in modo particolare durante il periodo dell’occupazione nazista, soprattutto per l’aiuto che portò agli sfollati giunti dalle varie parti d’italia e agli internati politici, specialmente ebrei.

Proprio per l’aiuto prestato a questi ultimi, alcune famiglie offidane hanno ricevuto, di recente, riconoscimenti ufficiali da parte del governo israeliano.

Momenti difficili furono quelli che seguirono l’armistizio tra il governo Badoglio e le truppe alleate (3 Settembre 1943 a Cassibile, presso Siracusa).

Il 4 Ottobre, infatti, alcune camionette tedesche provenienti da Castignano, dalla località S. Barnaba iniziarono a mitragliare alcune zone del paese. Questo fatto aumentò il panico tra la popolazione che il giorno prima (3 Ottobre) era stata colpita dal terremoto.

Erano rimasti Iesionati, anche in maniera grave, molte abitazioni ed importanti edifici e monumenti pubblici (Palazzo Comunale, S. Maria della Rocca, chiesa dei Cappuccini). Fortunatamente, il mitragliamento provocò solo l’incendio di un pagliaio e il ferimento di pochi cittadini.

Ma non mancarono vittime a causa dell’occupazione nazista



Componenti della Rat_line, il secondo da destra è l'ing. Luigi Stipa

In contrada Lava, infatti, il 14 Giugno 1944 furono fucilati Luciano, Antonio e Cesare Gabrielli, componenti di una famiglia sambenedettese che si era rifugiata nelle campagne di 0ffida per sfuggire ai bombardamenti ai quali era sottoposta la cittadina rivierasca.

A questo massacro riuscì a sfuggire l’offidano Giuseppe Pierantozzi.

Sempre in contrada Lava, presso la villa deII’ing. Luigi Stipa, al quale è attribuita la progettazione del primo aereo a reazione e fu sindaco reggente di 0ffida negli anni 1944-45, al tempo del Comitato di Liberazione, funzionò il comando della Rat-Line che, dal Settembre 1943 al Giugno 1944, tenne continui contatti radio con Algeri riuscendo a fare oltrepassare le linee tedesche a diversi prigionieri alleati, il centro era costantemente sorvegliato da aerei inglesi ed americani che, periodicamente, effettuavano lanci di materiale.

Diversi componenti del Comando furono fucilati, feriti o catturati.

Fausto Simonetti, don Delfino Angelici, don Roberto Orlandini, il partigiano Battista caddero in servizio o furono fucilati. Il partigiano Bombolo, il genèrale Rambaldi e Luigi Ciotti furono feriti e catturati.

Sui luoghi ove funzionò il comando della Rat-line è stata posta, il 21 Aprile 1985, una stele per ricordare l’avvenimento.

All’interno della stele è stata sistemata una cassetta di ferro contenente documenti originali dell’attività del Comando.

Nei giorni 16-17 e 18 Giugno 1944 (qualche giorno dopo la liberazione di Roma, avvenuta il 4 Giugno) furono fatti saltare dai Tedeschi il ponte della tramvia elettrica che collegava Offida con la stazione ferroviaria (Castel di Lama), il ponte della "strada Mezzina" sul torrente Lava, due ponticeili sistemati sotto i dirupi che circondavano Offida e, nel centro storico, furono distrutte le principali fonti di comunicazione (telefono telegrafo) ed il trasformatore che forniva la corrente elettrica alla borgata Cappuccini.

Furono innescate anche delle mine sotto il dirupo sul quale sorge il tempio di S. Maria della Rocca; ma, fortunatamente le mine non riuscirono a brillare.

Il 19 Giugno 1944 gli alleati facevano ingresso in Offida.